In asta l’auto storica sportiva OPEL MANTA 1° GENERAZIONE
Aste | OTTOBRE 2022
Per gli amanti delle quattro ruote le auto storiche conservano il fascino dell’analogico d’altri tempi, un pezzo di storia unico, oggi sempre più richieste e difficili da acquistare a buon prezzo, ma grazie alle aste è ancora possibile fare un buon affare.
Opel Manta: la coupé da famiglia
Nel 1970 Opel ha presentato per la prima volta la coupé Manta a 2 + 2 posti la cui coda ricordava quella della Opel GT leggermente allungata. Non a caso venne definita e considerata “Una GT da famiglia”: coupé vivace, insolita nell’aspetto, ma anche spaziosa, adatta a una famiglia e i suoi bagagli (il bagagliaio ha la capacità di 500 litri). Per queste ragioni Opel Manta poté contare su una buona popolarità tra coloro che cercavano un’automobile dall’aspetto sportivo in grado di assicurare buone prestazioni senza rinunciare a un comfort adeguato.
La prima generazione di Opel Manta fu prodotta in 498.553 esemplari fino al 1975
La gamma dell’Opel Manta iniziò con la 60 CV 1.2 nel 1972, seguita nel novembre dello stesso anno da Manta Berlinetta. La dotazione standard di quest’ultima prevedeva il volante sportivo, lunotto termico, fari alogeni, lavacristalli elettrici e tetto in vinile. Durante i cinque anni di produzione la gamma fu arricchita da numerose varianti di modelli speciali: “Holiday”, “Plus”, “Swinger” e “Summer Bazar” con configurazioni di alto livello a prezzi contenuti.
Opel Manta GT/E, alimentata da un motore da 105 CV da 1,9 litri a iniezione Bosch L Jetronic, fu lanciata nel 1974. La tendenza verso la finitura opaca anziché cromata proseguì con Manta GT/E.
L’ultimo modello speciale uscì nel 1975, poco prima del debutto di Opel Manta B. La “Black Magic” basata sulla GT/E era tutta nera con strisce arancioni sui fianchi.
I modelli più costosi poi sono sempre quelli prodotti in un numero limitato come ad esempio l’Opel Manta A GT/E, di cui sono state prodotte solo 5.000 unità.
Il nome “MANTA”
Nel 1969 Gallion, il designer americano che lavorava alla Opel aveva accettato di incontrare il team del ricercatore marittimo francese Jacques Cousteau. Gallion vide le immagini di Cousteau, le osservò per ore, finché vide un fotogramma in cui una gigantesca manta nuotava dal basso verso la superficie luminosa: così arrivò l’idea. Opel Manta aveva trovato la sua identità e da quel momento in poi l’iconico emblema cromato fu apposto sui parafanghi anteriori.
“Selvaggia e bella. Specchio di forza. Veloce e agile. Ama la solitudine dei forti. Non teme nessuno, ma da voi si lascerà domare”.
Testata giornalistica dell’epoca.
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